Raccolta di scritti prima del periodo sabbatico (dal 2004 al 2010)

BigBatT nacque 15 anni fa la vigilia del Santo Natale. Inizialmente, la community era ospitata su piattaforme gratuite (es. MasterTopForum) in seguito, fu registrato il dominio e successivamente, in data 30 dicembre 2006, registrai il dominio bigbatt.com e successivamente il dominio bigbatt.it realizzando il proprio sito web senza più dover usufruire di altre piattaforme. e si avviò un periodo di vero scambio di pensieri tra diverse persone che per un motivo o l’altro erano iscritte.
Questa in breve la nascita di questa community

Comincio col dire che sono fiero e orgoglioso della community. Detto ciò, non mi resta che aggiungere due al massimo tre cose.

Sono un semplice artigiano del web. Anni fa mi imbattei in quello che poi sarebbe divenuta la mia professione; si parlo del magico mondo del www (World Wide Web). Cominciai a studiare come mai mi era successo prima. Avido del sapere come fare questa o quella cosa, a volte trascorrevo notti intere a leggere, provare e riprovare codici e funzioni, senza rendermi conto del passare del tempo.

Beh permettetemi, diciamo che visti i risultati, ho ben fatto a perdere tutto quel sonno, ho guadagnato mille e più soddisfazioni.

Si lo so, ci sarebbero molte altre informazioni da comunicare, ma oggi è domenica e non ho voglia di fare nulla, comunque stay hungry, stay tuned che tornerò a completare il post… to be continued (forse…)

Niente di meglio che un promo trailer per ripartire. Spero vi piaccia e lo condividiate. Facciamo crescere la community e torniamo a divertirci.

Siate sempre Intraprendenti, Indomiti e soprattutto incredibili!

Guerra di strada tra cinesi e forze dell’ordine. Tafferugli in zona Sarpi dopo la multa di una pattuglia di vigili a una donna. Scontri anche dopo l’intervento della polizia.

MILANO 12/04/2007 SCONTRI E TAFFERUGLI FRA POLIZIA E CINESI IN VIALE SARPI ANGOLO VIA NICOLINI

Scene di guerriglia urbana, con auto distrutte, bottiglie lanciate contro le forze dell’ordine e cariche della polizia, si sono verificate nella «chinatown» milanese in via Paolo Sarpi. Almeno sei agenti sono rimasti feriti, e altrettanti cinesi sono stati portati in ospedale per malori e contusioni. È il primo parziale bilancio della rivolta dei commercianti cinesi contro la polizia nella Chinatown milanese, scoppiata intorno alle 13, durata circa tre ore, e sfociata poi in un corteo spontaneo che, con tanto di bandiere cinesi, ha percorso via Bramante, creando problemi alla circolazione in tutta la zona.

Ci mancavano i cinesi! Dopo i vari kamikaze, i talebani, i rumeni, i nigeriani ecc ecc e chi più ne ha più ne metta! Mi sono rotto i coglioni sinceramente parlando! Ma dico come fanno a pretendere di fare quello che loro vogliono infischiandosene delle leggi e del rispetto per il paese che li ospita? Ma come fa un governo (di merda!) ad accettare che le nostre terre vengano invase da gentaglia che se ne infischia dell’integrazione? Non è razzismo il mio, è puro disagio dato dall’impotenza di fronte a certi atteggiamenti.
CINESI ANDATE A COMANDARE A CASA VOSTRA!
Cinesi: brutta razza!Io dico, riprendiamoci la nostra ITALIA. Come? Semplice chi non rispetta le nostre regole va a casa sua, lui e tutti i suoi parenti! Anche quelli di secondo o terzo grado di parentela.
Direte che non sono umano, si è vero sono una bestia, sono così incazzato che andrei a prenderli a calci nel culo uno per uno! Basta, basta, basta! Ma avete mai provato a pensare se le posizioni fossero invertite? Immaginate per un attimo solo di essere a Shangai, e di fare voi quello che loro hanno fatto e poi vedrete com’è bello il “metodo” e l’ospitalità cinese!
Cina, una terra stupenda abitata da esseri che non hanno nessun rispetto per nessuno. Paese dove si mangiano bambini e si spellano vivi gli animali! Queste genti bisognerebbe ammazzarli tutti a manganellate!
Io sono Italiano e fiero di avere una cultura fatta di amore verso gli altri, fiero di essere Nativo di queste terre così belle e così incantate, fiero di essere ospitale, ma ora basta farsi prendere per il culo da chiunque! Cinesi: brutta razza!

Luigi Circello

Foto Marmorino/Newpress

 

Da oggi poliziotti più ricchi, hanno ricevuto ben 5.00 euro di aumento! Che dire da quando i “coglioni”, e tanti, lo hanno mandato al governo, questi non ha fatto altro che un’emerita cazzata dopo l’altra. Ma cosa cera da aspettarsi da un professore? E con quella faccia poi! Di chi parlo? Semplice di quella gran signore di Romano Prodi alias Mortadellun.

Personaggio squallido, perverso, cattivo, ignobile, infame, perfido, stronzo, bugiardo, faccendiere, inutile, mantenuto, ladro, disonesto e qui mi fermo! Si mantenuto da tutti e non solo dai “coglioni”. Lui che fa? Dopo le ennesime promesse, ricordate la tassa per l’europa del 1999 di 39.00 euro? bene, aveva promesso di restituirla negli anni avvenire, ma nulla ho ricevuto io e nulla hanno ricevuto tutti! Ed oggi, con quella faccia di chi non centra nulla, ci promette di restituire il TFR?!?!?!? e non solo, concede pure candidamente aumenti di stipendio alle forze di polizia. Si certo aumenti di ben 5.00 euro! Si capito bene un aumento di 5.00 euro (cinque)! Ma gran figlio di buona donna che non sei altro, come fai a non vergognarti solo a pensarle certe cose? Come fai ad approfittare di una legge voluta da Berlusconi (legge di successione) per risparmiare ben oltre 30’000.00 euro e poi “concedere 5.00 euro di aumento” alle forze di polizia con così tanta faccia tosta? Un solo desiderio in questo momento mi pervade, ma quando muori gran pezzo di cacca secca?

Chiudiamo lo zoo al Maglio di Magliaso (Canton Ticino, Svizzera) da CDA – Centro Documentazione Animalista, Lugano.
Dopo anni di appelli inascoltati e di proposte ignorate è giunto il momento di agire per far cessare definitivamente l’attività dello zoo al Maglio di Magliaso, Canton Ticino (Svizzera). Fino all’anno scorso, infatti, abbiamo organizzato stands e conferenze, manifestato e raccolto firme a sostegno del nostro progetto di riconversione, ma ci siamo dovuti scontrare con l’evidente mancanza di volontà di dialogo dei proprietari, i quali, oltre a ritenere irrealizzabile la nostra proposta, hanno altresì fatto di tutto per dipingerci come estremisti e delinquenti, affermando che vremmo voluto aprire le gabbie dei leoni per liberarli a Lugano!

Malgrado democratiche e pacifiche raccolte di firme, incontri con i proprietari e con un rappresentante dell’ Ufficio veterinario cantonale, non abbiamo ottenuto alcuna apertura al dialogo né valutazione delle nostre proposte.
Vi invitiamo pertanto a scrivere e contattare gentilmente i proprietari dello zoo, come da loro stessi richiesto, per far conoscere il vostro pensiero al riguardo. Bastano due minuti per dare voce agli animali imprigionati nello zoo di Magliaso!
Firma la petizione on line alla pagina appelli su www.oipaitalia.com

E’ finito il tempo del dialogo: dopo anni di appelli inascoltati e di proposte ignorate è giunto il momento di agire per far cessare definitivamente l’attività di una società privata (regolarmente sponsorizzata da media ed enti vari) diseducativa, obsoleta ed eticamente inaccettabile!
Fino all’anno scorso, infatti, abbiamo organizzato stands e conferenze, manifestato e raccolto firme a sostegno del nostro progetto di riconversione , ma ci siamo dovuti scontrare con l’evidente mancanza di volontà di dialogo dei proprietari, i quali, oltre a ritenere irrealizzabile la nostra proposta (senza per altro dare una motivazione plausibile), hanno altresì fatto di tutto per dipingerci come estremisti e delinquenti, affermando che avremmo voluto aprire le gabbie dei leoni per liberarli a Lugano o che avremmo voluto entrare (testuali parole) “con le motoseghe nello zoo per ammazzare tutti!”
Al di là della loro assurda visione da film horror, é risultata invece evidente (per i media, per i sostenitori al nostro progetto provenienti da tutta Europa e per l’opinione pubblica locale che ci ha sostenuto) la nostra volontà di essere propositivi e pacifici, presentando un progetto valido, concreto e realizzabile, oltre che offrire i nostri fondi e le nostre forze fisiche per l’attuazione dello stesso.
Malgrado democratiche e pacifiche raccolte di firme, incontri con i proprietari e con un rappresentante dell’ Ufficio veterinario cantonale, non abbiamo ottenuto alcuna apertura al dialogo né valutazione delle nostre proposte.
Non parleremo quindi più di progetti di riconversione o inviti a tavole rotonde nell’intento di aprire nuove discussioni e raggiungere patteggiamenti. Sono stati derisi tutti coloro che hanno sostenuto la nostra campagna contro un’attività che vive sulla pelle degli animali fatti nascere appositamente per essere mercificati e imprigionati a vita.
La lotta che da oggi ricomincerà avrà quale unico scopo quello di chiudere definitivamente uno dei pochi piccoli zoo ancora presenti in Europa. Siamo sostenuti da un’ampia fetta della popolazione, orripilata da quanto é possibile vedere là dentro (non è necessario essere animalisti per rendersene conto) ed avversati da una minoranza di “amici” dello zoo (non degli animali) che permettono ancora la sua esistenza.
Per rinfrescarci un po’ la memoria su quanto é possibile vedere nello zoo al Maglio, vi invitiamo a visionare il sito www.centroanimalista.ch dove trovate nuove foto e soprattutto uno strabiliante resoconto delle attività per l’anno 2005 distribuito dallo zoo stesso.
Vi invitiamo pertanto a scrivere e contattare gentilmente i proprietari dello zoo, come da loro stessi richiesto, per far conoscere il vostro pensiero al riguardo.
Bastano due minuti per dare voce agli animali imprigionati nello zoo di Magliaso!

CDA – Centro Documentazione Animalista, Lugano www.centroanimalista.chinfocda@bluemail.ch
ATRA – Associazione Svizzera per l’Abolizione della Vivisezione, Lugano www.atra.infoinfoatra@bluemail.ch

Prodi e la sua donazione esentasse
Il 16 maggio 2003 i coniugi Romano Prodi e Flavia Franzoni, davanti al notaio Carlo Vico, fanno una «donazione in denaro» ai figli Giorgio e Antonio Prodi, pari a 870’000,00 Euro (ottocentosettantamila euro). Non male come regalino. Cuore di padre. E naturalmente su quella donazione non pagò un euro di imposte, grazie alle leggi dell’odiato Berlusconi su eredità e donazioni fra parenti.

Andiamo con ordine: in campagna elettorale aveva promesso un sacco di cose e puntualmente le ha disattese tutte. Tranne una! E si perchè dopo aver usufruito di una legge voluta non da lui ma dell’avversario politico Berlusconi, si è adoperato affinchè tutti e dico tutti i cittadini (coglioni! e non) pagassero la tassa di successione. Ecco in dettaglio i passaggi di questa “biricchinata” del nostro prode Mortadellun Prodi:
16 maggio 2003 – Presso il Notaio Carlo Vico Atto di donazione tra:
I Sigg.ri coniugi Prodi Romano e Flavia Franzoni – dante causa  ed i figli Giorgio Prodi ed Antonio Prodi – Aventi causa.
Oggetto: donazione in denaro di euro 870.000,00.
Estremi: repertorio: 94916 – fascicolo: 21915
Imposte pagate: 0 (zero).
2 ottobre 2006 – Prodi abolisce le odiate esenzioni sulle eredità volute dall’odiato Berlusconi. Adesso, anche le donazioni in denaro a parenti in linea diretta, coniuge e figli, pagano il 4 % con una franchigia di 100’000,00 euro. (fonte: Il Sole 24 Ore, 2 ottobre, pagina 6)
Insomma se Prodi avesse fatto la sua generosa donazione ai figli oggi anziché ieri, sotto le sue proprie leggi, avrebbe pagato il 4% su 770’000,00 euro, ossia 30’800,00 euro.
Una bella sommetta anche questa che il fisco non avrà, se l’è tenuta papà Mortadellun Prodi.
Ma facciamogli i conti in tasca a sto pezzettino di escremento:
Donazione in denaro di 870’000,00 euro
Franchigia 100’000,00 euro
Valore d’imposta (4%) su 770.000,00 – 30.800,00 euro.
Prodi giustificò (o meglio fece giustificare alla mogliettina casalingua, che poverina ha solo 6 aziende!) la donazione così: “Avendo avuto la gioia di vedere i figli metter su famiglia, li abbiamo aiutati a metter su casa”.
Intanto adesso il Professore ringrazia (il Governo Berlusconi) e si gode la gioia di «metterlo in quel posto» al resto del Paese, COGLIONI compresi!

Un sentito e doveroso vaffanculo!

Liberamente tratto, e “trattato” a mio uso e consumo, da un’articolo di Maurizio Blondet per EFFEDIEFFE Edizioni

Intervento alle orecchie! Non ci crederete ma ho subito un piccolo intervento alle orecchie! Siccome prima erano troppo piccole ho deciso che era giunto il momento di fare qualcosa. Che ne dite carine vero? Bè dai non son qui per parlare di me, cosa che sinceramente a me non piace proprio. Preferisco (s)parlare degli altri bè si…. farmi un pò i caxxi vostri è divertente.

Moooolto più divertente. Comunque a parte quanto sopra esposto, voglio informarvi che ho appena finito di modificare il sitonzolo (non solo le mie orecchie) dove per tua grande sfiga sei iscritto. Ho fatto di tutto, lo giuro, per renderti la vita dura, difficile, rigida e peggio di una caserma ma, se per caso trovi che malgrado il tuo impegno e tutti i tuoi sforzi (mi raccomando non cagarti addosso!) non riesci proprio a muoverti da qui, bè ecco allora puoi sempre utilizzare il vecchio metodo che recitava – Chi cerca trova – intesi? Ok ora siete pronti per scrivere commenti, pareri, idee e anche insulti….?!?! Unica cosa vietata è sputare sul monitor cercando di centrare la mia faccia!

<em>In un comunicato, Roberto Bennati, vicepresidente Lav, sostiene che le nostre istituzioni, e non più soltanto noi animalisti, non possono più tollerare queste stragi e hanno il dovere di intervenire per garantire l’incolumità dei cavalli costretti a correre nei palii nazionali e degli altri animali involontari protagonisti di pericolose feste paesane.</em>

Non riteniamo coerente nè civile che in Italia sia più semplice ottenere la condanna di chi maltratta o uccide un cane o un gatto piuttosto che un cavallo costretto a correre su una pista inadatta o persino dopato, nè che le disposizioni del Codice penale in materia di maltrattamenti non possano essere applicate alle manifestazioni storiche e culturali autorizzate dalla regione competente.

Per Bennati, ferire e mandare a morte cavalli in nome di tradizioni e per il pubblico divertimento, è grave quanto abbandonare, maltrattare o uccidere un cane o un altro animale: nel caso dei palii si tratta di violenze prevedibili a causa delle caratteristiche della corsa, non di incidenti da attribuire al caso, da prevenire e perseguire penalmente senza garantire alcuna impunità. Se applicassimo questo principio, il Palio di Siena non dovrebbe più svolgersi. Pur dalla sua posizione abolizionista nei confronti dei palii e delle altre feste con animali, la Lav sollecita quindi i ministri di Salute e Interno ad approntare una urgente iniziativa legislativa volta a disciplinare in maniera restrittiva le corse di equidi svolte su percorsi cittadini, prevedendo, fra l’altro, obbligatoriamente e preventivamente analisi antidoping effettuate da enti terzi indipendenti come Unirelab; controlli veterinari, identificazione e accertamento delle buone condizioni fisiche e psichiche dei cavalli a cura di medici veterinari dell’Unire, non uso dei purosangue.

Viene chiesta inoltre l’applicazione dell’art. 8 del Decreto del presidente del Consiglio del febbraio 2003, che a distanza di oltre tre anni è stato attuato da una sola Regione con atto legislativo. In pratica viene chiesto che la pista delle corse sia ricoperta da materiale idoneo ad attutire i colpi degli zoccoli degli animali sul terreno asfaltato o cementato; che il percorso della gara, se su fondo asfaltato o in cemento, sia circoscritto con adeguate sponde capaci di ridurre il danno agli animali, nell’eventualità di una caduta, nonchè per garantire la sicurezza e l’incolumità delle persone che assistono alle manifestazioni.

La Lav sollecita anche una direttiva urgente del ministro dell’Interno alle Prefetture affinchè le Commissioni di vigilanza sui pubblici spettacoli non concedano il nulla osta per le corse di equidi in percorsi urbani delle Regioni che non hanno ancora recepito con atto legislativo e sanzioni l’articolo 8 del Dpcm in questione.